A Cogolin, due cappelle dedicate a San Rocco sono state costruite una accanto all'altra in tempi diversi.
La cappella del XVII secolo, ristrutturata nel 2018, è oggi un luogo culturale a sé stante, dedicato ad artisti di ogni orizzonte.
A Cogolin, due cappelle dedicate a San Rocco sono state costruite una accanto all'altra in tempi diversi:
- La prima, a destra, fu costruita intorno al 1630 e venduta come proprietà nazionale durante la Rivoluzione francese, prima di essere convertita in un edificio agricolo.
- La seconda, a sinistra, sostituì quella più antica intorno al 1820.
Queste cappelle ospitavano la Confraternita dei Penitenti Bianchi, un'associazione di laici legati alla pratica religiosa che accompagnavano i defunti all'ultima dimora. I penitenti indossavano una cuffia e un'ampia veste chiamata sacco.
La cappella di destra è stata restaurata tra il 2010 e il 2012 e trasformata in spazio espositivo. A sinistra del suo ingresso, si può notare la data incisa del 1635, probabile data di consacrazione. A destra, il muro è stato raddoppiato e rinforzato nel XVIII secolo da quattro grandi contrafforti. La cappella di sinistra, ancora in uso, ha una facciata molto semplice sormontata da una torre a muro affiancata da due pinnacoli. È decorata da una vetrata di Jacqueline de Kock. All'interno si può ammirare il grande affresco dell'Apocalisse di San Giovanni, realizzato da Patrice Henry-Biabaud tra il 1988 e il 1990.
Numerosi artisti hanno esposto le loro opere in questo luogo leggendario. Le "Soirées de la Chapelle" attirano artisti, fotografi, performer, pittori, scultori, artigiani e talenti emergenti di ogni genere, senza confini geografici e senza limiti di forma artistica, sia essa plastica o digitale.